Costituzione del Circolo Unione

CIRCOLO UNIONE BARI,CENTODIECI ANNI DI STORIA.
Nella vita di una città,la presenza dei circoli ha un significato particolarmente interessante. Non solo perché i personaggi che li frequentano rappresentano i ceti della città, ma soprattutto perché in questi luoghi si esalta lo spirito di aggregazione intorno a momenti di svago ed eventi culturali.
E’il caso del Circolo Unione Bari fondato mentre la città si preparava al grande salto per rivestire un ruolo prestigioso nel Sud Italia. La storia del sodalizio va riletta in linea con la vita economica e sociale di Bari al sorgere del Novecento. Questa breve storia è un omaggio al ns sodalizio che rappresenta una delle più belle tradizioni cittadine.
Erede della “casina dei nobili” sorta nel 1830 per iniziativa dell’intendente di Bari, il marchese di Montrone, il Circolo ebbe una prima stagione nel 1874. Sorse in alcuni locali sopra il celebre caffè Stoppani, all’incrocio di corso V. Emanuele con via Sparano con primo presidente Camillo Sagarriga Visconti. Prima finalità era quella di favorire l’aggregazione di persone in un ambiente decoroso. Ciascun socio avrebbe potuto accompagnare la propria famiglia per intrattenersi e praticare la lettura ,la conversazione, i giochi non proibiti, i balli ed altri leciti divertimenti.
L’apertura del Circolo fu salutata con entusiasmo dai  baresi. Si raccolsero parecchie adesioni e i cittadini più eminenti, cominciarono a incontrarsi sempre più spesso nel loro Circolo. Nel frattempo la crescita del benessere cittadino, dovuta all’aumento della popolazione ed alla conoscenza dei baresi per la lirica e per le arti, spinse il Comune a promuovere grandi progetti in campo culturale. Fu così concesso gratuitamente un suolo, chiamato piazzale Cavour, a favore di quella impresa che avesse costruito un politeama.
Tutto ciò a patto di accettare alcune condizioni relative alla destinazione d’uso dei locali che sarebbero stati costruiti in adiacenza al teatro. Furono presentati diversi progetti e fra essi prevalse quello dell’ing. Angelo Messeni per i cognati Onofrio e Antonio Petruzzelli. Nell’ottobre del 1900 mentre si portava a termine la costruzione alcuni cittadini provvidero  a stendere un “contratto sociale” che fu alla base dello Statuto del nuovo Circolo Unione. Così avvenne che si ottenne con abili trattative l’appartamento sul teatro che poteva assolvere in pieno alle f unzioni richieste.
Nel primo statuto si legge: A cominciare dal 1 agosto 1901 è costituita una società col titolo Circolo Unione, come da contratto sociale del 10 ottobre 1900. Avrà un locale che serva di ritrovo per conversazioni puramente amichevoli e commerciali, trattenimenti musicali e letterali, feste da ballo e quant’altro possa tornare utile e dilettevole ai soci, decoroso alla città ed ospitale ai forestieri. Il 27 dicembre 1902, prima ancora che fosse inaugurato il teatro (14 febbraio 1903) si festeggiò l’apertura della nuova sede del Circolo Unione con una grande festa di cui rimane a ricordo una locandina originale esposte nei ns attuali locali. Si raccolse in questa festa un gran numero di personaggi della Bari bene dell’epoca. La contessa Caracciolo di Sarno, la baronessa D’Amely-Caravita, la marchesa Incisa di Camerana, la marchesa Romanazzi-Carducci, la sig.ra Re David, il console Generale Rovest, la marchesa Pappalepore-Nicolai, le sig.re Bovio-Chiaia, D’Errico, Di Cagno, Favia, Fizzaroti e tante altre.
Lo sviluppo della città significò anche una crescita della qualità della vita,al quale nel corso dei primi decenni del Novecento l’unione seppe rispondere egregiamente. Durante il regime fascista la città cambiò volto e il Circolo mutò denominazione in “Circolo Littorio” ma l’attività sociale continuò a scorrere secondo i ritmi consueti. Negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale il Circolo Unione ospitò alti ufficiali tedeschi prima ed angloamericani poi; tuttavia si distinse per una particola attenzione ai valori della Patria. Negli anni quarantatre-quarantasei il Circolo divenne il circolo dei militari alleati. Terminata la guerra, il Circolo riaprì i saloni ai suoi soci; si riaffermò così il suo ruolo di circolo cittadino per eccellenza e spinto dalla gioia di vivere che pervase tutti dopo le vicende belliche, offrì nuovamente ai soci spazi per manifestazioni artistiche, culturali e mondane. Nel 1962 l’assemblea dei soci approvò un nuovo Statuto sociale che confermava l’art.1 dell’atto costitutivo del 1900. Gli scopi che si prefigge oggi il Circolo Unione ruotano sempre intorno ai capisaldi che ne determinarono la fondazione, perseguiti con la stessa tenacia da tutti i Presidenti che si sono succeduti alla guida, fra cui l’avv.on.Achille Tarsia Incuria (1975-2003). Per quanto riguarda l’ultimo periodo, dopo le note vicende dell’incendio che distrusse il Teatro  Petruzzelli e la sua ricostruzione, con la susseguente diatriba con il Comune di Bari che rivendicava il possesso dei locali del Circolo, si è ottenuto il rientro nei locali centenari (ottobre 2010) grazie al contributo del valente avv. Giuseppe Romito  a cui il Consiglio Direttivo  2009-2012 (pres. V. Borrelli, vice pres. F. Patella, tesoriere G. Antonacci, segretario G. Tomasicchio; consiglieri: M. Adabbo, E. Bussetti, A. Di Bello, F. Favia, L. Jammet, F. Prencipe, G. Tedesco) affidò la causa ed all’attuale presidente Dr. Giacomo Tomasicchio, che in quel triennio segretario del C.D. riuscì ad ottenerne l’agibilità.